Acne e alimentazione

Giu 10, 2020 | NORMADVANCE | 0 commenti

Acne e alimentazione possono essere correlate? A tal proposito, la comunità scientifica si trova divisa. Secondo alcuni studi, una dieta scorretta e non equilibrata potrebbe essere una delle cause della comparsa di acne e brufoli. Altri, invece, sostengono l’effettiva mancanza di una prova scientifica che confermi questa correlazione. Tuttavia, l’alimentazione potrebbe avere una certa incidenza ed influire sui meccanismi fisiologici responsabili della produzione di sebo e della sua alterazione.

In concomitanza con un trattamento specifico per pelli a tendenza acneica, come Normadvance, particolare attenzione va alle intolleranze alimentari. Queste possono essere, infatti, una causa scatenante, soprattutto se non si è al corrente di questa condizione. Spesso cerchiamo una soluzione esterna quando basterebbe andare più a fondo e modificare le proprie abitudini alimentari. Escluso questo, vediamo come prevenire l’acne con l’alimentazione, i cibi che la allontanano e quelli che la favoriscono.

 

Alimentazione per prevenire l’acne

Una dieta squilibrata, ricca di zuccheri e grassi e povera di fibre, vitamine e sali minerali, non solo può influire sulla comparsa di inestetismi cutanei, ma può favorire l’insorgenza di determinate patologie come l’obesità, il diabete e le mattie coronariche. Indubbiamente, per condurre una vita sana dobbiamo seguire un regime alimentare vario e corretto. Per esempio, la dieta mediterranea è l’ideale. Permette il giusto apporto di nutrienti grazie all’ampia scelta di alimenti. Anche l’attività fisica può essere utile per prevenire la comparsa dell’acne, purché si seguano alcuni accorgimenti. Fare sport aiuta ad eliminare le tossine, ma è importante indossare tessuti naturali traspiranti e fare il pieno di liquidi.

 

Cibi da preferire

Per evitare il progredire di inestetismi cutanei come acne e brufoli, occorre mantenere uno stile di vita sano, seguire una dieta varia, ricca di nutrienti, bere molta acqua e fare attività fisica. Pesce, frutta e verdura hanno un effetto protettivo contro l’acne. Per questo motivo, è opportuno consumare 4 o 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. Sono un’ottima fonte di fibre, vitamine e sali minerali, fondamentali per la corretta funzionalità dell’organismo. Integrare almeno 2 volte a settimana il pesce, ricco di acidi grassi essenziali come l’Omega3. I sali minerali non possono mai mancare nella dieta in quanto, minerali come lo zinco, regolano l’attività ormonale. In questo modo, è possibile evitare squilibri che possano causare la comparsa di acne. In linea di massima, per prevenire le imperfezioni cutanee, è opportuno consumare cibi che non appesantiscano fegato e reni e che favoriscano l’eliminazione delle tossine. Preferire cibi che contengano vitamina A e C, alleate della salute della pelle. Consumare cibi più naturali possibili, come quelli bio o a km0, che non contengano ormoni.

 

Cibi da evitare

 

Considerando che l’acne è una malattia infiammatoria causata dallo squilibrio delle ghiandole pilosebacee, bisogna ridurre al minimo i fattori che possano incrementare la produzione di sebo. Oltre ad evitare stress, fumo, abuso di farmaci e utilizzo di prodotti aggressivi, è meglio togliere dalla dieta determinati alimenti. Innanzitutto, è opportuno eliminare i cibi ad alto indice glicemico, come bevande zuccherate e prodotti raffinati, in quanto alzano i livelli di insulina che a sua volta aumenta la sintesi di IGF-1 e androgeni. Questi ormoni sono responsabili dell’incremento della produzione di sebo e favoriscono l’ipercheratizzazione dello strato più superficiale della pelle. La conseguenza è la formazione di comedoni chiusi e aperti (punti bianchi e punti neri) che a loro volta sono destinati a sfociare in acne a causa dell’azione di germi e batteri. È importante anche cercare di limitare il consumo di sale ed alcolici. Attenzione anche a latte (soprattutto scremato) e derivati. Purtroppo, contengono ormoni come gli estrogeni, il progesterone o gli androgeni che favoriscono un’alterazione della produzione di sebo.