Punti neri: cosa sono, cause e rimedi

Mag 22, 2020 | NORMADVANCE | 0 commenti

I punti neri, o comedoni aperti, sono impurità della pelle che derivano dalla dilatazione e dall’apertura dei punti bianchi, o comedoni chiusi. Questi ultimi si generano da un accumulo di sebo, cheratina e microorganismi che finiscono per ostruire il follicolo. Con l’apertura dei punti bianchi e quindi con l’esposizione all’aria, il loro contenuto si ossida. In questo modo si crea una sorta di tappo che volgarmente chiamiamo punto nero.

I punti neri possono rimanere nella stessa condizione per lunghi periodi, regredire progressivamente o peggiorare, creando un’infiammazione e sfociare nell’acne. I comedoni aperti interessano le parti del corpo con maggiore concentrazione di ghiandole sebacee, come il viso, specialmente fronte, naso, guance e mento, e la schiena. Questi inestetismi possono interessare diverse fasce d’età. I più colpiti sono principalmente i giovani in età adolescenziale, a causa del forte squilibrio ormonale, ma possono comparire anche negli adulti, sia donne che uomini.

 

Come si classificano i punti neri

–          Comedoni aperti: punti neri caratterizzati da un colore scuro (nero o marrone), dovuto all’ossidazione lipidica

–          Comedoni chiusi: punti bianchi

–          Macro-comedoni: comedoni visibili ad occhio nudo, superano il millimetro di grandezza

–          Micro-comedoni: inferiori a 1 millimetro, quindi non visibili ad occhio nudo

 

Cause

Come anticipato prima, i punti neri possono essere causati da uno squilibrio delle ghiandole sebacee, dovuto a fattori ormonali con conseguente ostruzione dei pori. Anche la mancanza di un’attenta detersione del viso può esserne responsabile. Infatti, questa cattiva abitudine può favorire la proliferazione dei batteri che naturalmente vivono sulla cute. Per scongiurare questi inestetismi è opportuno anche mantenere la giusta idratazione della pelle. Un’eccessiva idratazione potrebbe incrementare la comparsa dei punti neri.

Importante è anche la scelta dei prodotti di bellezza. Infatti, l’uso di cosmetici aggressivi o di creme grasse potrebbe essere una delle cause. Anche fattori inquinanti come lo smog o il fumo possono esserne responsabili. Per quanto riguarda il rapporto pelle e sole, invece, è una questione più delicata e a volte soggettiva. L’esposizione al sole, infatti, per alcune persone potrebbe essere un bene, diminuendo gli inestetismi. Per altre, invece, potrebbe aggravare la situazione, irritando ulteriormente l’infiammazione.

 

Rimedi

La pelle, essendo un vero e proprio organo esteso, è molto delicata e va trattata solamente secondo il parere di un esperto. I professionisti del settore consigliano un trattamento a più fasi, come Normadvance che sfrutta l’azione combinata di 3 prodotti per contrastare gli inestetismi cutanei, anche gravi. Innanzitutto, occorre detergere adeguatamente la pelle con un detergente apposito che aiuti ad eliminare il sebo in eccesso.

Il trattamento giorno idratante combina l’azione antinfiammatoria, antibatterica e sebo-regolatrice attraverso una crema riequilibrante, astringente e purificante. Questi peeling viso sono ideali per eliminare le cellule morte e per liberare i pori. Il trattamento notte, invece, è responsabile dello scioglimento del tappo cutaneo e favorisce la rigenerazione cellulare.

 

Accorgimenti per contrastare i punti neri

 Sebbene sia di dovere fare affidamento sul parere del dermatologo, è bene affiancare la terapia prescritta dal medico con alcuni accorgimenti igienici, al fine di ottimizzare i risultati. La pulizia è essenziale. È fondamentale lavare il viso due volte al giorno con un detergente apposito, la mattina appena svegli e la sera prima di dormire. Importantissimo è anche togliere qualsiasi residuo di trucco in modo che la pelle possa riossigenarsi. Nonostante non vi siano prove scientifiche che colleghino l’alimentazione e la comparsa di questi inestetismi, è bene seguire una dieta varia, corretta ed equilibrata.

Non toccare né schiacciare i punti neri con le dita. Si rischia di infettare la parte, aggravando l’infiammazione. Piuttosto, potete utilizzare quegli estrattori in acciaio inox dalla punta arrotondata. Il mio consiglio, prima di fare danni, è quello di rivolgersi sempre ad un esperto del settore, a professionisti o a personale specializzato. Evitate inoltre esfolianti fai da te, come quelli a base di limone o bicarbonato. Rischiano, infatti, di aggredire la pelle senza raggiungere il risultato auspicato, ottenendo anzi l’effetto opposto.