Acne: cos’è, cause e rimedi
Cos’è l’acne?
L’acne è un’infiammazione delle ghiandole pilosebacee che si può manifestare sotto diverse forme, più o meno gravi. Pustole (dovute principalmente all’azione di germi e batteri), papule (lesioni solide), comedoni (punti neri e punti bianchi), cisti (colme di pus) e fistolizzazioni. Quest’ultima è la forma più grave ed interessa la parte più profonda della cute.
Classificazione
Esistono diversi tipi di acne ed è possibile classificarli, dal più lieve al più grave:
– Comedonica lieve: pochi punti neri che possono interessare la parte della fronte e del naso.
– Comedonica grave: grande quantità di punti neri che ricoprono viso e schiena.
– Papulo-comedonica: caratterizzata da comedoni e rigonfiamenti arrossati che provocano dolore.
– Papulo-pustolosa: principalmente papule e pustole.
– Pustolosa: si tratta di infiammazioni diffuse di cui la maggior parte sono pustole.
– Pustolo-cistica: essenzialmente cisti, noduli duri.
– Cistica: maggiore presenza di cisti rispetto alle pustole.
– Conglobata: lesioni profonde con il rischio che possano lasciare cicatrici permanenti.
Come si forma l’acne?
L’acne, essendo un’infiammazione legata alle ghiandole sebacee, è data dalla combinazione di sebo in eccesso e da un accumulo di cheratina e microorganismi. Il conseguente ingrossamento del follicolo provoca il comedone. Quest’ultimo funge da tappo cutaneo e impedisce il naturale deflusso del sebo. Si crea così un’infiammazione che può sfociare nell’acne.
Chi colpisce?
L’acne, essendo in parte legata a uno squilibrio ormonale, colpisce principalmente i giovani in età adolescenziale, tra i 12 ai 25 anni. La parte interessata è essenzialmente il viso, in particolare fronte, naso e mento. Come erroneamente si crede, in realtà, nemmeno gli adulti ne sono esonerati. Infatti, è quella che chiamiamo “acne tardiva” e colpisce principalmente le zone del viso, della schiena, del collo e del petto.
Cause dell’acne
Le cause dell’acne sono molteplici, a volte persino combinate tra loro. Come già menzionato, l’acne può essere dovuta a squilibri ormonali. La produzione di sebo in eccesso può far sì che si presenti l’acne, specialmente prima e durante il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa. Sempre per quanto riguarda le donne, anche i disturbi ginecologici, come le cisti alle ovaie, possono esserne una causa. Per quanto riguarda gli uomini, invece, la produzione di testosterone, essendo un ormone, può esserne in parte responsabile.
Tra le possibili cause, troviamo anche germi e batteri. Infatti, l’acne può essere favorita da un batterio che è presente e vive naturalmente sulla pelle, il “Propionibacterium Acnes”. Moltiplicandosi in maniera eccessiva all’interno dei pori ostruiti può dare origine ad un’infiammazione. Inoltre, anche la predisposizione genetica può esserne responsabile.
Tra i fattori esterni, invece, possiamo trovare lo stress che genera un incremento di ormoni, dato dal sovraccarico di lavoro delle ghiandole surrenali. O ancora, il fumo, alcuni farmaci, come cortisone, vitamina B12 e antidepressivi, e l’uso di cosmetici aggressivi che leniscono e che non lasciano respirare la pelle.
Rimedi
Nonostante l’acne non si possa curare con rimedi casalinghi, naturali o fai da te, è possibile seguire qualche accorgimento igienico da affiancare al trattamento dermatologico suggerito da un esperto. Per esempio, Normadvance ha studiato un apposito sistema a 3 fasi per la corretta detersione della cute, per la rimozione di cellule morte e agenti patogeni e per la rigenerazione cellulare.
Alcuni di questi accorgimenti, da assumere in concomitanza con una terapia dermatologica, possono essere:
– Lavare il viso due volte al giorno con un detergente apposito
– Rimuovere sempre il trucco. Andare a dormire ancora truccate fa sì che la pelle non si ossigeni a dovere e incrementa la proliferazione di germi e batteri
– Scegliere cosmetici appositi che rispettino il pH e la naturale fisiologia della pelle
– Evitare di toccare il viso in continuazione. Le mani sono, infatti, veicolo di germi e batteri che potrebbero aggravare lesioni già preesistenti
– Lavare spesso i capelli e scegliere un taglio che non copra la fronte
– Non toccare né schiacciare i brufoli. Così facendo si ottiene l’effetto opposto, irritando maggiormente la parte lesa
– Esporsi gradualmente al sole, sempre che non si soffra di “acne estiva”. In tal caso, non si farà altro che peggiorare la situazione, provocando anche brutte cicatrici.